Flussi di Sergio Benvenuto

DIARIO ELETTORALE - 3 - Lettera dell'On. Alessandro Tessari - sulle elezioni politiche del 202204/set/2022


DIARIO ELETTORALE – Tribuna aperta

 

- DIARIO ELETTORALE - 2 - “Italia, la vittoria politica dell’anti-politica”, Soloriformisti, 22-VIII-2022

https://www.soloriformisti.it/italia-vittoria-politica-dellanti-politica/

 

 

- DIARIO ELETTORALE - 4 - Rino Falcone, "L'elezioni risolta dai sondaggi",

https://www.scienzainrete.it/articolo/lelezione-risolta-dai-sondaggi/rino-falcone/2022-09-08

 

- DIARIO ELETTORALE - 5 - S. Benvenuto, "Astensionismo"

https://www.sergiobenvenuto.it/communitas/articolo.php?ID=195

 

Padova 2.9.22

Caro Benvenuto,

interessante la tua analisi sulla vittoria politica
dell’antipolitica (“Italia, la vittoria politica dell’anti-politica”, Soloriformisti,
https://www.soloriformisti.it/italia-vittoria-politica-dellanti-politica/).

Ho passato la mia lunga vita tra il partito
comunista e i radicali. Percepii i primi segni forti dell’antipolitica
alla vigilia del 1992 quando Bossi si pensava avrebbe portato in
parlamento un nutrito gruppo di guastatori. Presentai una proposta di legge mirante a sterilizzare questo pericolo: proponevo che nella
scheda oltre ai simboli dei partiti ci fosse il simbolo della scheda
bianca cui veniva assegnato valore istituzionale: lasciar vuoti i
seggi nella percentuale delle schede bianche votate. Lo slogan
era: lascia a casa il deputato impresentabile.
Piacque a tutti i partiti, soprattutto alla Dc perché Bossi brucava nel giardino
democristiano. Tutti i partiti mi dettero l’ok per la corsia
preferenziale per la modifica costituzionale. Nel senso che la camera sarebbe stata valida fino a 630 deputati. Me la bloccò D’Alema: pur riconoscendo che avrebbe ridotto l’ingresso dei leghisti in parlamento, disse che ai comunisti forse non dispiaceva un calo DC provocato dalla Lega. Senza il consenso del PCI la mia proposta restò nei
cassetti.
Venti anni più tardi quando il pericolo dell’ingresso dei
‘barbari’ nelle istituzioni si chiamò ‘grillismo’, molti parlamentari
di diverso orientamento mi chiesero di ripresentare la mia vecchia
proposta per trasformare in seggi vuoti quella che appariva una
eccessiva esuberanza grillina. Ristampai in un libretto la mia vecchia
proposta e con la giurista Ester Tanasso presentammo questo libretto, "Ascoltare il dissenso", come la scheda bianca può ridurre il numero dei parlamentari,(Mimesis 2012) sia alla Camera che al Senato. Molti intervenuti mi dissero che sopravvalutavo il fenomeno e che Grillo non
avrebbe fato più di 30-40 deputati e nessun senatore. Ne fece 170 e raddoppiò la volta successiva.
Lo scopo malizioso della mia proposta era di spingere alle urne il 100% degli elettori o per votare il
candidato di tua fiducia oppure per lasciare vuoto il seggio se nessun partito ha la tua fiducia.

Continuo a pensarla così. Quando mi si dice che senza rafforzare il
centro-sinistra vuol dire darla vinta alla destra della Meloni,
rispondo che il tappeto rosso sotto i piedini della Meloni lo hanno
steso proprio quelli che sposando il Movimento 5 stelle hanno concorso a sputtanare l’istituto della rappresentanza.
Ricordiamo sempre le parole di Di Maio: "con il taglio dei vitalizi e delle poltrone parlamentari di questi parassiti, abbiamo abolito la povertà e faremo molti più asili nido". Questa campagna è stata orchestrata dagli affondo di Rizzo e Stella sul Corriere della sera, che oggi quasi si stupiscono che il partito di maggioranza, temo assoluta, sarà quello delle schede bianche o delle astensioni.

A onor del vero debbo riconoscere che anche il parlamento, nel
proteggere quasi sempre una serie di pratiche inaccettabili e molto
poco onorevoli, ha dato una mano robusta per far disamorare soprattutto i giovani dalla partecipazione alla vita politica.

Cordiali saluti,
alessandro tessari


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