BIOGRAFIA
24 maggio 1915 – Data dell’entrata in guerra dell’Italia contro gli Imperi Centrali, e data di matrimonio dei genitori di Mario Benvenuto, Alfredo (1889-1971) e Beatrice Magliozzi (?-1943) a Napoli. Alfredo era avvocato civilista socialista, come suo fratello Giuseppe Benvenuto, consigliere comunale socialista a Napoli negli anni 50 e 60. Alfredo sarà sempre membro della loggia massonica di Napoli, ma non impartirà a suo figlio alcuna educazione di ispirazione massonica. Lo zio Giuseppe si distinguerà per il suo anti-fascismo: in un duello con un importante esponente fascista, sarà costretto da una squadraccia a ingurgitare olio di ricino, si distinguerà come penalista nella difesa di sindacalisti antifascisti.
17 agosto 1916 – Nascita di Mario Benvenuto a Napoli, mentre suo padre fa il servizio militare. La famiglia Benvenuto vivrà i primi anni vicino a piazza Mazzini (vico Monte Miletto); quindi Mario, dal 1935, abiterà sempre nel quartiere Vomero-Arenella.
1921 – Nascita della sorella di Mario, Silvia.
- Sin dalla gioventù si lega a Bepi Lecaldano, divenuto poi avvocato, comunista militante, figura di spicco dell’ambiente culturale e letterario di Napoli. La loro amicizia continuerà fino alla sua morte. Altra amicizia di una vita: Biagio Pavesio, divenuto poi giornalista e scrittore. Altri amici dell’ambiente culturale: lo storico Cappiello, il francesista Mario Turiello (figlio del noto meridionalista Pasquale Turiello),
1927-1934 – Studi presso i barnabiti (Istituto Bianchi) e i gesuiti. Rimarrà impressionato in particolare dal contatto con i gesuiti. Adolescenza dominata dal fervore religioso. Antifascista da sempre - come suo padre e lo zio paterno.
1938 – La polizia di Napoli raccomanda “amichevolmente” alla madre di Mario di non farlo uscire di casa durante la visita di Hitler a Napoli. Stessa misura presa nei confronti dei (pochi) antifascisti napoletani. Quando le leggi razziali lo costringeranno a presentare all’Università un certificato di razza ariana, dichiara all’ufficiale “Ho la vergogna di consegnarle questo scellerato documento!”
1938 – Si fidanza con Ada Boccioni (1914-1991), parente del pittore Umberto Boccioni. Ada lavorerà sempre come insegnante di scuole elementari e del giardino d’infanzia.
1939 – Si laurea in Lettere e Filosofia all’Università di Napoli, con una tesi su Les deux sources de la morale et de la religion di Henri Bergson.
Dal 1939 al 1946 – Frequenta la casa di Benedetto Croce. Si lega all’ambiente filosofico e culturale napoletano. Quando nel 1946 Croce lo invita formalmente ad aderire al partito liberale di cui egli è uno dei promotori, declina l’invito dichiarandosi socialista.
1941-1943 – Servizio militare, effettuato come soldato semplice in una caserma di Milano. Durante la guerra diventa amico dello scrittore Luigi Compagnone.
1943 – Muore la madre.
4 ottobre 1947 – Si sposa con Ada. Va a vivere con lei e la suocera a via Tino da Camaino 6 al quartiere Arenella, la stessa casa dove morirà.
1947 – Dopo la scissione di Palazzo Barberini, quando Saragat fonda il PSDI dividendosi dal PSI, Mario non aderisce né al PSI (frontista) né al PSDI, ma al Partito Socialista Unitario (PSU), che avrà breve vita. Quindi confluirà nel PSDI, partito nel quale militerà fino al 1958. Qui si lega amichevolmente con Matteo Matteotti, figlio di Giacomo (poi ministro della cultura negli anni ‘70).
30 luglio 1948 – Nasce il suo primo figlio Sergio. Sarà scrittore, saggista, psicoanalista e ricercatore del CNR.
13 ottobre 1950 – Nasce la figlia Bice. Sarà psicoanalista e scrittrice.
– Dal 1940 insegna storia e filosofia in vari licei della Campania: al Sannazzaro di Napoli, al liceo di Campagna di Eboli, di Ottaviano, quindi a Napoli al Pimentel Fonseca e quindi al Vittorio Emanuele II.
1953 – Per alcuni mesi, segretario della Federazione campana del PSDI.
31 maggio 1955 – Nasce il terzo ed ultimo figlio, Renato. Sarà musicista.
dal 1959 – Dopo la rottura del partito socialista con il frontismo, rientra nel PSI. Parteciperà come candidato socialista in varie elezioni amministrative e politiche, generalmente per il collegio del Vomero-Arenella. Si afferma come uno dei più notevoli oratori politici della sinistra a Napoli.
1962 – Assume la cattedra di Storia e Filosofia del liceo classico Vittorio Emanuele II a Napoli, dove insegnerà fino alla morte. Tra gli allievi che saranno marcati dal suo insegnamento: Eugenio Bennato, Giuseppe d’Avanzo, Massimo de Carolis, Giulio Di Donato, Antonio Gargano. Avvia alla politica Alberto La Volpe, che diventerà noto giornalista RAI, parlamentare e sottosegretario al governo.
- Attivo nel movimento pacifista napoletano. Nel 1965-66 edita “I Quaderni della Pace” con Paolo Hermann e Clara De Marco. Contatti con Aldo Capitini, amicizia e sodalizio con padre Ernesto Balducci. Frequenta la redazione e il gruppo che fa capo alla rivista cattolica “Il tetto”.
1969 – Diventa presidente dell’Istituto Culturale Carlo Pisacane, carica che manterrà fino alla morte. L’Istituto Pisacane sarà in quegli anni uno dei centri culturali e politici più dinamici e frequentati nella Napoli pervasa dallo spirito della Contestazione. In quegli anni Mario si schiera apertamente con gli studenti della sinistra extraparlamentare, in particolare nel suo istituto.
1971 – Muore suo padre.
12 marzo 1973 – Muore nella sua casa di via Tino da Camaino per un cancro al pancreas, dopo mesi di acute sofferenze.
Bibliografia di Mario Benvenuto
Marx vivo – Istituto della Stampa, Napoli 1951. Ripubblicato da La Città del Sole, Napoli 2003, con una Premessa.
Filosofia e Religione – Istituto della Stampa, Napoli 1951. 77 pagine.
“Gioberti metafisico e politico” in Pagine libere, anno VII, n. 5-6, Maggio-Giugno 1952, pp. 34-40 – Gismondi, Roma.
Introduzione ad un discorso dell’Arte – Istituto della Stampa, Napoli 1957. 64 pagine.
“Verità e libertà” – Intervento al XVIII Congresso Nazionale della Società Filosofica Italiana, Atti di Verità e libertà, pp. 121-128 – editore Palumbo.
“La filosofia di fronte alle scienze” – AA.VV., La filosofia di fronte alle scienze, II volume – Milillo, Bari 1962.
Filosofi illuministi e “Ragion poetica” (La nascita dell’Estetica) - Istituto della Stampa, Napoli 1964. 283 pagine.
“Il problema”, L’obiezione di coscienza – “Quaderni della Pace” Gruppo di Studio – Napoli, Aprile 1965, pp. 3-7.
“L’uomo e le macchine”, in L’uomo e la macchina – XXI Congresso Nazionale di Filosofia, Edizioni di “Filosofia”, Torino 1967.
Recensione a “Paolo de Benedetti, La morte di Mosé e altri esempi”, Milano, Bompiani 1971”, in Filosofia, anno XXIII, 1972, pp. 53-56.
17/apr/2023 Commemorazione di Mario Benvenuto - 19 aprile 2023 - discorso di Sergio Benvenuto |
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